Alla Festa del Cinema di Roma, una giornata particolarmente toccante è stata quella dedicata alla proiezione di Il ragazzo dai pantaloni rosa, un film ispirato alla storia vera di Andrea Spezzacatena. Presentato nella sezione "Alice nella Città", il film ha portato il pubblico ad avvicinarsi alla storia intima e sofferta di Andrea, interpretato da Samuele Carrino, e di sua madre Teresa, interpretata da Claudia Pandolfi.
Il film racconta il dramma di Andrea, un ragazzo che, a soli 15 anni, è stato vittima di bullismo e cyberbullismo a causa della sua individualità, simboleggiata dai famosi pantaloni rosa, che per lui rappresentavano libertà ma che per alcuni compagni di scuola erano pretesto di insulti. La regista Margherita Ferri, con grande sensibilità, ha saputo tradurre sullo schermo l’angoscia e la solitudine di un ragazzo che, dietro la sua allegria, nascondeva un dolore invisibile a molti.
L'atmosfera alla proiezione era palpabile: emozione, commozione e anche riflessione hanno coinvolto il pubblico, che ha riservato al cast e alla troupe un lungo applauso. Questo film non solo celebra la memoria di Andrea, ma accende un dibattito importante sui rischi del bullismo nelle scuole e sui danni del cyberbullismo, specialmente in un’epoca in cui i giovani sono sempre più esposti.
Il ragazzo dai pantaloni rosa arriverà ufficialmente nelle sale il 7 novembre e si preannuncia già come uno dei film più significativi dell'anno, destinato a far riflettere e a sensibilizzare su un tema tanto urgente quanto doloroso.