A dimostrazione della forza delle storie nazionali, il botteghino italiano è stato preso d'assalto da “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, il film drammatico di Margherita Ferri che racconta la straziante storia di un quindicenne che si è tolto la vita dopo aver subito atti di bullismo a scuola e online.
Prodotto e interamente finanziato dalla Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar e dalla Weekend Films di Roberto Proia, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” ha conquistato il pubblico italiano in massa, incassando più di 8,5 milioni di euro (9 milioni di dollari) da 1,3 milioni di spettatori dall'uscita del 7 novembre. In termini di vendite di biglietti, ha persino battuto pesi massimi di Hollywood come “Wicked”, “Dune 2”, “Il Gladiatore 2” e “Venom 3”.
Senza ricorrere a effetti speciali eclatanti, a un cast imponente o a una famosa IP, “Il ragazzo dai pantaloni rosa” ha suscitato emozioni in tutto il Paese ed è diventato un fenomeno culturale. Tradizionalmente, i film europei che raggiungono questo livello di popolarità mainstream sono commedie o film d'animazione per famiglie. “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, invece, è un film drammatico che esplora la vera storia di uno dei primi casi di bullismo online reso pubblico in Italia, che ha portato al suicidio di un minore.
Fonte: Variety